È il nome attribuito all’ormone follicolo-stimolante che ha un ruolo fondamentale nella regolazione del ciclo mestruale.
Che cos’è l’ormone FSH?
L’ormone FSH, detto anche ormone follicolo-stimolante, è un ormone appartenente alla famiglia delle gonadotropine. Gli ormoni di questa famiglia come l’LH (ormone luteinizzante o luteotropina) e la FSH (ormone follicolo-stimolante o follitropina) si formano nella zona dell’encefalo che va sotto il nome di asse ipotalamo-ipofisario.
Questi ormoni interagiscono sia nel sesso maschile sia in quello femminile. In sostanza, nelle donne regolano il ciclo mestruale e ovarico, mentre negli uomini agiscono all’interno dei testicoli per produrre testosterone, e ricoprono un ruolo anche nella spermatogenesi. Pertanto, possiamo affermare che si tratta di ormoni non esclusivamente femminili, ma presenti sia nell’organismo dell’uomo sia in quello della donna, con funzioni diverse.
A cosa serve l’ormone FSH?
L’ormone FSH, como indica lo stesso nome, stimola la crescita del follicolo e interviene nel processo di selezione del follicolo dominante. Quest’ultimo si romperà e darà luogo all’ovulo maturo che, una volta che sarà fecondato dallo spermatozoo, consentirà la gravidanza.
Ad ogni modo, per capire bene la funzione svolta dall’ormone FSH bisogna analizzare il ciclo mestruale.
La durata del ciclo mestruale oscilla tra i 24 e i 38 giorni. Il ciclo inizia con la mestruazione, che dura circa 7 giorni. Una volta conclusa la fase del sanguinamento, inizia la fase follicolare, che dura circa 14 giorni. Durante questa fase, l’ormone FSH “recluta” diversi follicoli, uno solo dei quali sarà selezionato affinché, alla fine della fase di crescita e maturazione, possa rompersi e liberare l’ovulo.
Nello stesso periodo di tempo in cui i follicoli crescono, le cellule granulari follicolari producono estrogeni, il livello dei quali aumenta in modo progressivo. Alla fine della fase follicolare, il livello degli estrogeni in circolazione è così elevato da indurre l’asse ipotalamo-ipofisario a sprigionare l’ormone LH (luteinizzante), che avrà il ruolo di consentire la rottura del follicolo dominante e di produrre in tal modo l’ovulo maturo che verrà fecondato. L’ovulo viaggerà attraverso le tube di Falloppio per unirsi agli spermatozoi ed essere fecondato.
Se avviene la fecondazione, il pre-embrione si impianterà all’interno dell’utero e ciò potrebbe in alcuni casi dar luogo al cosiddetto sanguinamento da impianto (introdurre link nel blog). Se invece la fecondazione non avviene, dopo circa 14 giorni ci sarà la mestruazione, cioè l’inizio di un nuovo ciclo mestruale.
A cosa serve l’ormone FSH nell’ambito dei trattamenti per la procreazione medicalmente assistita?
Nell’ambito dei trattamenti per la procreazione medicalmente assistita, l’ormone FSH serve a stimolare il reclutamento dei follicoli delle ovaie e a produrre una maggiore quantità di ovuli maturi, il che fa aumentare le probabilità di ottenere una gravidanza.
Il rilevamento dei livelli dell’ormone FSH nel sangue, assieme a quello dei livelli dell’ormone AMH (Ormone Anti-Mulleriano) e all’ecografia sono fondamentali poiché costituiscono gli indicatori di base della riserva follicolare e anticipano quella che potrà essere la possibile risposta della paziente ai trattamenti per la procreazione medicalmente assistita.
I valori normali dell’ormone FSH per rimanere incinta oscillano tra i 3 e 9 mUI/ml. Tali valori normali possono essere considerati accettabili e indicatori di una buona fertilità. Un valore elevato dell’ormone FSH può rappresentare un indicatore, tra gli altri, di problemi di scarsa riserva ovarica, di menopausa o di sindrome di Turner. Un livello basso di tale ormone, per contro, può essere associato al basso peso corporeo, all’anoressia e all’ipogonadismo.
Cosa indica un valore alto dell’ormone FSH?
Un valore elevato dell’ormone FSH può rappresentare un indicatore della necessità di un trattamento per la procreazione medicalmente per poter ottenere una gravidanza.
Pertanto, prima di iniziare un trattamento per la procreazione medicalmente assistita, è necessario rilevare e valutare i valori ematici dell’ormone FSH.