Il trasferimento embrionale è l’ultimo passo della Fecondazione in Vitro (FIV) o ICSI. Dopo aver superato una vera e propria “corsa a ostacoli” che include la stimolazione ovarica, i controlli ecografici, il recupero degli ovociti, la loro fecondazione in vitro, si arriva finalmente al momento in cui l’embrione o gli embrioni ottenuti vengono trasferiti nella cavità uterina.
Il trasferimento embrionale rappresenta senza dubbio il momento più importante ed emozionante di tutti i trattamenti di fecondazione in vitro. Per la paziente, il procedimento non è doloroso e non richiede anestesia; è paragonabile a un pap-test sia per la posizione ginecologica sia per l’utilizzo dello speculum. Presso fivmadrid, il trasferimento viene sempre effettuato sotto guida ecografica, consentendo al medico e alla paziente di visualizzare in tempo reale il catetere con gli embrioni.
Tra il trasferimento embrionale e il test di gravidanza devono trascorrere quindici giorni. Queste due settimane di attesa sono descritte come il momento più angosciante di tutto il processo di fecondazione in vitro. L’aspettativa di rimanere incinta è alta e la preoccupazione principale della donna è quella di non fare errori che possano compromettere l’impianto.
Le domande più frequenti che ci vengono poste sono:
Posso fare qualcosa per favorire l’impianto dell’embrione?
Quanti giorni di riposo devo fare?
Se rimango a letto per tutto questo tempo, posso aumentare le probabilità di gravidanza?
A tutte queste domande esiste una sola risposta:
“Rilassati, tranquillizzati, goditi ogni giorno, fai delle passeggiate e vivi normalmente la tua vita.” Tutto ciò può davvero avere un’influenza positiva.
L’equilibrio emotivo prima di tutto!
Non dobbiamo dimenticare che le donne che non hanno problemi di fertilità e concepiscono spontaneamente non sanno esattamente quando sono rimaste incinte e, di conseguenza, non si concedono alcun tipo di riposo né limitano le loro attività quotidiane. Allo stesso modo, dopo il trasferimento embrionale, non è necessario limitare le attività quotidiane, salvo evitare sforzi fisici eccessivi costanti.
Anche se non esistono studi che dimostrino in modo definitivo la necessità del riposo, un riposo relativo di 2-3 giorni dopo il trasferimento potrebbe avere un impatto positivo. Questo perché la donna dedica più tempo a sé stessa, si rilassa, trascorre del tempo con il partner e cerca di creare un ambiente favorevole, senza stress, per favorire l’impianto dell’embrione.
Per questi motivi, presso la nostra , consigliamo un riposo relativo post-trasferimento.